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I bambini raccontano ...
Giovedì, 18 maggio 2017, noi ragazzi di classe 5^, i maestri e tre nostre mamme abbiamo partecipato ad una gita istruttiva a Pompei. Ci siamo ritrovati alle sette del mattino alla stazione Termini: ci è piaciuto vederci tutti lì a quell’ora ! Alle 7.30 siamo saliti sul treno “Freccia Rossa”, diretto a Napoli Centrale. Avevamo i posti prenotati nella carrozza n. 6. Sul treno ci siamo seduti vicino ai compagni e alcuni di noi hanno giocato a carte, prima a “Uno” e poi a “Scopa”. Giunti a Napoli, siamo saliti sulla Circumvesuviana, la metropolitana diretta a Pompei. Durante il viaggio abbiamo anche ascoltato delle musiche tradizionali napoletane suonate da musicisti ambulanti. Questo ci ha fatto scordare che saremmo dovuti stare sul mezzo almeno una mezz’ora. Arrivati a destinazione abbiamo consumato la merenda, dopo esserci spalmati la crema solare ed aver ripulito le nostre mani. Quindi ci siamo incamminati verso gli scavi. Entrati nella zona archeologica, mentre aspettavamo la nostra guida, abbiamo notato degli operatori di Rai 3 che hanno intervistato alcuni di noi perché, la sera precedente, era stata rubata una borchia del VI secolo. Abbiamo poi appreso che ci avevano mandati in onda sul telegiornale regionale della Campania.
Dopo ciò abbiamo iniziato la visita. La nostra guida, Maria Teresa, ci ha spiegato con semplicità e simpatia che avremmo visto poco di Pompei, dato che la sua superficie è di circa 40 ettari. Per prima cosa siamo entrati in un anfiteatro della capienza di ventimila persone (pari al popolo di Pompei di quel tempo) ed i posti a sedere erano suddivisi a seconda delle classi sociali di appartenenza dei cittadini.
La strada principale è denominata “Via dell’Abbondanza”, noi l’abbiamo percorsa e abbiamo visto negozi e case. In quasi tutte le ville i ricchi lasciavano le porte aperte per far ammirare ai passanti la bellezza della propria abitazione e, in quasi tutte, il soggiorno (Triclinium) si trovava di fronte al giardino perché tutti potessero ammirarlo, anche durante il pranzo. Le strade erano usate come fognature, perciò per non far bagnare i piedi ai passanti, i marciapiedi e le strisce pedonali erano rialzati.
Siamo poi andati a visitare le terme. La vasca con l’acqua fredda (frigidarium) era di forma circolare; quelle con l’acqua calda e tiepida (calidarium, tiepidarium) erano quadrate e venivano riscaldate con i vapori caldi. La guida ci ha anche detto che ci fu un forte terremoto 17 anni prima dell’eruzione del Vesuvio e gli abitanti pensavano di aver fatto arrabbiare gli Dei. L’eruzione del vulcano ricoprì tutto di cenere e abbiamo potuto vedere dei calchi di corpi di persone e animali morti che gli studiosi hanno ricostruito, grazie alla tecnica del gesso liquido.
La visita è terminata con l’arrivo nel Foro, la piazza principale, posta quasi alle pendici del Vesuvio, luogo in cui gli antichi si ritrovavano per parlare d’affari e per andare nel tempio a offrire sacrifici ai loro Dei.
Sempre all’interno degli scavi abbiamo pranzato al sacco in una zona ombreggiata. Il maestro Lucio ci ha anche accompagnati in un’arena in cui alcuni di noi hanno dato una specie di “spettacolo”.
Dopo una lunga camminata ci siamo fermati dieci minuti presso la Basilica della Madonna del Rosario a pregare. Abbiamo poi acquistato dei souvenirs da portare a casa.
A quel punto ci eravamo proprio meritati una deliziosa granita, prima di risalire sulla Circumvesuviana che ci avrebbe riportati alla stazione di Napoli.
E’ stata una gita bella e istruttiva, anche se molto stancante, un’occasione anche per divertirci tutti insieme, visto che, il prossimo anno, alcuni di noi cambieranno scuola.
Veramente è un’esperienza da ripetere e che consigliamo a tutti!
Gli alunni di classe 5^ Primaria